Intelligenza Emotiva e Salute Mentale

29.05.2015 23:06

Dott. Paola Giannetakis

 

Esiste una limitata serie di studi che mirano a dimostrare come l’ Intelligenza Emotiva sia effettivamente importante per la salute mentale. La ricerca sull'intelligenza emotiva nei gruppi clinici è ancora rara, anche se le ricerche empiriche tendono ad ipotizzare che quasi tutti i disturbi mentali siano legati a dei problemi emotivi ( Thoits, 1985). In realtà alcuni disturbi sembrano particolarmente legati a problemi emotivi, per esempio, i disturbi affettivi, i disturbi da abuso di sostanze e i disturbi di personalità , pensiamo ad esempio ai sentimenti intensi o eccessivi di rabbia nei disturbi borderline di personalità o all’ incapacità di provare piacere nei pazienti con disturbo depressivo maggiore.

Da alcune ricerche emerge che livelli di scarse competenze emotive sono associati a depressione, ansia, solitudine, scarsa autostima, pensieri suicidi, comportamento aggressivo, scarso controllo degli impulsi, scarsa regolazione interpersonale, aumento dello stress, aumento di uso di alcol e di sostanze stupefacenti .

Alcune ricerche hanno dimostrato che le diverse componenti dell’ EI possono essere implicate in diversi problemi di salute mentale, infatti diversi disturbi psicologici risultano essere associati a deficit significativi nelle competenze di natura emotiva specifiche dell’Intelligenza Emotiva.

 Disturbi dell’Umore

 L’incapacità di regolare le emozioni negative è considerato un fattore di rischio per la depressione. E’ ipotizzabile che l’abilità specifica dell’EI di regolare e gestire le emozioni possa essere particolarmente rilevante in questo tipo di disturbo.

Ciarrochi, Deane e Anderson (2002) hanno rilevato che una scarsa competenza emotiva è legata a un aumento di depressione. Downey et al. (2008) hanno osservato significative associazioni tra gravità di depressione, livello di EI e controllo emozionale, in un campione di 62 pazienti (59,70% di sesso femminile) con una diagnosi di Depressione Maggiore e di 39 pazienti senza alcun disturbo , i risultati avvalorano l’ipotesi che la misurazione dell’Intelligenza Emotiva abbia valore predittivo in termini di identificazione precoce dei rischi di sviluppo della depressione.

Rude e McCarthy (2003) e Lim e Kim (2005) hanno osservato che le persone affette da depressione hanno minore attenzione ai sentimenti e percezione meno chiara delle emozioni rispetto a soggetti non depressi . Gli stessi autori hanno evidenziato come i soggetti depressi hanno limitate capacità di modificare il loro umore da negativo a positivo. Altre ricerche suggeriscono che le persone depresse presentano ridotta sensibilità mutazione dei contesti emotivi (Gehricke Shapiro, 2000).

 Disturbi della Personalità

Il rapporto tra EI e disturbo di personalità borderline (BPD) è stato esaminato in pochi studi. Secondo il DSM-IV-TR il Borderline Personality Disorder è "una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’autostima e dell’umore, e una marcata impulsività , che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in una varietà di contesti "(p. 752).

Allo stesso modo, impulsività, autolesionismo, la paura di abbandono e la presenza di sintomi dissociativi sempre caratteristici del Borderline Personality Disorder possono essere visti come risposte anomale alle emozioni, in concreto i soggetti con bassa EI potrebbero manifestare tali comportamenti come risultato di una insufficiente capacità di gestire le proprie emozioni. A causa di sbalzi di umore frequenti, il BPD è stato anche definito un disturbo della regolazione emotiva (Linehan, 1993) infatti i programmi terapeutici tendono a concentrarsi sul migliorare le competenze che si occupano di gestire le emozioni (Gratz, 2007). Utilizzando una scala self-report, Leible e Snell (2003) hanno dimostrato che in un campione di studenti, i soggetti che evidenziavano sintomi correlati a quello del disturbo di personalità borderline avevano anche una competenza di regolazione delle emozioni molto più bassa rispetto ai soggetti sani.In uno studio analogo, Taylor e Reeves (2007) hanno mostrato come i soggetti con sintomi da BPD fossero anche caratterizzati da instabilità affettiva. La ricerca induce a ipotizzare che i pazienti BPD abbiano un punteggio inferiore in capacità di regolare le emozioni.

Disturbi d’Ansia

Le persone affette da patologie ansiose presentano difficoltà a comprendere le loro esperienze emozionali e posseggono abilità limitate capaci di modulare le loro emozioni.Sembra che, di fronte a esperienze emotive , utilizzino atteggiamenti di controllo e strategie difensive errate. Una serie di studi di Mennin e colleghi hanno investigato le relazione esistente tra EI e Disturbo ansioso generalizzato. I pazienti hanno dimostrato di avere notevoli difficoltà nel comprendere le emozioni, un alto grado di reattività negativa alle emozioni ed una scarsa abilità nel controllare le proprie reazioni negative.

Alcune ricerche hanno evidenziato come l'ansia e il livello di Intelligenza Emotiva possono influenzare l'elaborazione degli stimoli emotivi e neutrali. Lo stato di apprensione ansioso è associato ad una diminuzione del tempo di elaborazione degli stimoli negativi, che possono portare ad un calo della comprensione emotiva. Pizarro e Extremera (2006) hanno evidenziato come la capacità di strategica di compensare gli stati emotivi sia positivamente connessa con l’autostima e come gli adolescenti con buone capacità di disciplinare i loro stati emotivi siano meno soggetti ad ansia e depressione.

Disturbi dell’Alimentazione

Precedenti ricerche hanno suggerito che gli adulti con diagnosi di anoressia potrebbe avere difficoltà nel modo in cui processano i loro stati emotivi. E' stato dimostrato, per esempio, che le persone con anoressia sono meno abili di persone senza alcuna esperienza di disturbi alimentari in compiti che richiedono loro di dedurre le emozioni degli altri, e che possono anche avere difficoltà a identificare e comunicare le proprie emozioni . Inoltre, le persone con anoressia hanno segnalato difficoltà a tollerare forti stati emotivi. Tuttavia, la ricerca in processi emozionali in anoressia e disturbi alimentari in generale, è in fase iniziale e molte domande rimangono senza risposta. Le emozioni, in particolare la dis-regolazione emotiva, svolgono un ruolo importante nello sviluppo dei disturbi alimentari come dimostra l'enfasi data alle emozioni in una serie di approcci psicoterapeutici utilizzati per il trattamento delle donne con disturbi alimentari.