“I MINORI ABUSATI: QUALE GUARIGIONE”

25.06.2013 22:42

L’abuso sessuale è una esperienza traumatica specifica che può avere, in stretta relazione con  fattori quali l’età della vittima e l’identità dell’abusatore, in un’ottica circolare di multifattorialità, conseguenze psicopatologiche a breve e a lungo termine.  E’ possibile inoltre che alcune conseguenze siano derivanti da una preesistente psicopatologia del bambino slatentizzata dall’abuso.

Il fenomeno dell’abuso sessuale sui minori è estremamente difficile da quantificarsi, in quanto si tratta di un crimine rispetto al quale il “numero oscuro” è altissimo: la letteratura criminologica calcola in 1 su 4 il numero dei casi scoperti; d’altro canto però la delicatezza del problema emerge anche dal fatto che su tutti i procedimenti che vengono aperti dalla magistratura per tali reati, circa il 50% si conclude coll’assoluzione degli imputati.

Un fenomeno in crescita. Si registra una tendenza che può essere definita in sostanziale crescita: in Italia nel 2000 abbiamo avuto 701 casi denunciati, nel 2001 409, nel 2002 598, nel  2003 749, nel 2004 845. Fa riflettere anche il dato parziale del 2005, laddove nei soli primi sei mesi dell’anno il numero delle vittime è già estremamente consistente (455), sebbene con una flessione del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2004. (Dati Istat e Polizia di Stato.)

Mentre gli effetti a breve termine sono inquadrabili,  generalmente, in un disturbo post traumatico da stress, gli studi in letteratura sembrano dimostrare, per gli effetti a lungo termine, una correlazione tra l’abuso sessuale e i disturbi di personalità, in particolare il Disturbo Borderline di personalità ed una comorbidità di tale disturbo con il DCA e disturbi da uso di sostanze.

Nota è inoltre la rilevanza del “ciclo dell’abuso”, per il quale chi è stato abusato nell’infanzia tende a diventare a sua volta abusatore.

Ma sarebbe estremamente riduttivo, e secondo alcuni autori rappresenterebbe un ulteriore forma di abuso, questa volta esercitata dal clinico, considerare solo le conseguenze psicopatologiche nosologicamente inquadrabili.

Il trauma da abuso distrugge sempre nel bambino elementi fondamentali per la sua evoluzione mentale:  egli perde in modo drammatico il controllo sulla realtà del mondo esterno,   del mondo adulto in particolare, e smarrisce la percezione rassicurante della propria inviolabilità e del proprio valore in quanto persona, la possibilità di dare un senso positivo alla propria esperienza e alla propria esistenza,  l’autostima come consapevolezza di un valore costitutivo appartenente al Sé.

Concetti come quello di “sessualizzazione traumatica” sono ormai riconosciuti come causa di future distorsioni della condotta sessuale, sia nel senso del proprio funzionamento personale che della relazione verso gli altri.

 

Relazione presentata al CONGRESSO NAZI0NALE DI PSICHIATRIA DI BORMIO 2007 “GUARIGIONE IN PSICHIATRIA”

 

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